Quando il gioco si fa duro, io vado a camminare

Una delle bellezze di Torino è il mare.

Raggiungibile in un’ora e mezza di auto o poco più.

Il “mare di Torino” è il Mar Ligure e bagna le coste della regione più verde d’Italia: la Liguria. L’intero territorio offre scorci mozzafiato, sentieri curatissimi (lo sapevate che sono gli iscritti al CAI locale che si occupano – gratuitamente – del loro mantenimento e pulizia?) e piccole produzioni di eccellenza che valgono (ben più di) una visita.

Per San Valentino, ho deciso di sfruttare a mio vantaggio la situazione climatica e mi sono messa in macchina per un trekking a Monte Piccaro: frequento la Liguria da quando sono nata ma il Monte Piccaro, che è a 20km dalla “casa del mare”, proprio non l’avevo mai sentito nominare.

Ricoperto dalla macchia mediterranea che termina in acqua separando con un capo roccioso Ceriale da Borghetto, il trekking al Piccaro vi fa ritrovare in mezzo agli uliveti, con il mare al fianco, senza che neanche ve ne accorgiate. È una passeggiata più che un trekking, un percorso ad anello non molto faticoso adatto a tutti coloro che desiderano ritemprare anima e spirito. Se poi si decide di condire la giornata con ravioli di borragine e un calice di pigato, non si può far altro che rientrare in città con semplice quesito in testa: “ma chi me lo fa fare?”.

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Elisa Avataneo

Sabauda di nascita e cosmopolita di natura, sono una persona curiosa e estroversa. Sempre in bilico tra una mostra e un ristorante, mi occupo di comunicazione in ambito culturale.
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