La cucina Thailandese
Ciotola di riso, vari tipi di curry, peperoncino, pesce, frutta e verdura: sono questi i cibi e i sapori tradizionali preservati dalla cucina thailandese. Con il tempo, però, le influenze delle vicine regioni asiatiche e i commerci stranieri hanno introdotto nuovi alimenti che hanno reso la cucina thailandese un perfetto esempio di “cucina di fusione” armonica e fortemente riconoscibile. Basti pensare al latte di cocco che arriva solamente sul finire del Seicento per poi diventare un elemento immancabile dei piatti thailandesi.
Le 4 regioni thailandesi (settentrionale, nordorientale, centrale e meridionale) si colorano dei toni delle pietanze delle regioni vicine: la Cucina birmana a nord-ovest, la Cucina dello Yunnan e del Laos a nord, la cucina vietnamita e la cucina cambogiana a est e la cucina malese a sud. Dolce, salato, aspro, amaro e umami rappresentano le note dei piatti di questo territorio, equilibrio ed espressione di un vero e proprio melting pot di culture.
Se devo pensare ad un piatto che meglio rappresenti questo territorio, il mio primo pensiero non può che essere il Pad Thai. Noodles di riso saltati conditi con salsa di pesce, tamarindo, zucchero, peperoncino e lime per una perfetta combinazione tra dolce, salato, aspro e piccante. Si completa poi il piatto con uova, erba cipollina, arachidi e pollo, gamberetti e tofu a piacere. Il Pad thai viene introdotto dopo la seconda guerra mondiale e ad oggi è un simbolo dell’identità thailandese che potete gustare ad ogni angolo di strada.