"Una piccola formalità" di Alessia Gazzola

Alessia Gazzola torna in libreria con "Una piccola formalità", edito da Longanesi, e ci presenta una nuova protagonista che, proprio come le precedenti, sa conquistare i lettori, facendo compagnia tra le letture di fine estate, tra glamour, segreti di famiglia e nuove passioni.

Rachele Braganza, giornalista di 32 anni immersa nel brillante mondo di VIP, gossip e moda, è una vera trendsetter. Vive nella Milano più mondana, tra aperitivi esclusivi nei locali più in voga e gli eventi più glamour, raccontando il lifestyle per una testata online di successo.

La sua vita, fatta di routine scintillante e articoli sempre aggiornati, prende una svolta inaspettata con due eventi che sconvolgono il suo equilibrio: il coming out del suo storico fidanzato Alessio, compagno sin dai tempi del liceo, e una telefonata del padre che la informa di un’eredità inattesa, lasciata dallo zio Massimo, un antiquario da sempre in conflitto con il resto della famiglia.

Massimo, senza moglie né figli, lascia tutto al padre di Rachele, che però non ne vuole sapere, quindi tutto passa alla giovane giornalista. Tuttavia, dietro a questa fortuna, si nascondono anche debiti misteriosi che spingono Rachele a rivolgersi a un notaio per chiarire la situazione. D'altronde, si tratta di una piccola formalità.

Dalla sua rubrica del telefono rispolvera il numero di Manfredi Malacarne, un ex compagno di scuola che lei aveva sempre trovato insopportabile per i suoi modi altezzosi. Ora, però, è un impeccabile sexy professionista, e tra i due scatta un'attrazione inaspettata.

Tra un articolo acchiappalike e l'altro su Chic&Glam, dove non possono di certo mancare i gossip reali, carte legali e incontri inaspettati, la ragazza è perplessa sul da farsi e soprattutto si chiede cosa può essere successo tra i fratello Braganza tanto che avevano interrotto ogni rapporto. Si ritrova così non solo a indagare sulla vita segreta dello zio Massimo, ma anche a scoprire verità sorprendenti sui propri genitori, arrivando anche a chiedersi chi sia il suo vero padre.

Mentre la tensione si tinge di sfumature sensuali grazie al supporto di Manfredi, la giornalista affronta una crescita personale: dalla ragazza che viveva all’ombra di una relazione stagnante con Alessio, alla donna che impara ad accogliere il cambiamento e a riscoprire se stessa.

Anche in "Una piccola formalità" la scrittura di Alessia Gazzola conquista con la sua fluidità e la capacità di coinvolgere il lettore sin dalle prime righe. L’autrice dà vita a emozioni vivide che prendono sempre più forma nel corso di una trama dinamica in cui i piani temporali rendono il ritmo avvincente. Il romanzo, narrato in prima persona al presente dalla protagonista Rachele, alterna infatti momenti di soggettività a flashback narrati in terza persona, che ci trasportano nella vita adolescenziale dei personaggi. Questi scorci sul passato offrono una prospettiva oggettiva sui sogni, le paure e le speranze di un’età di transizione, spingendoci a riflettere: quanto di quei ragazzi che affrontano il passaggio dal liceo alla vita adulta rimane negli adulti che diventano?

E senza volerlo, ci troviamo a ricordare quanti noi, al liceo, avevano un compagno così tanto antipatico e saccente, che proprio non sopportavamo, di cui poi negli anni abbiamo perso le tracce. E forse, dopo aver letto il libro e fatto pace con gli anni del liceo, ci chiediamo se chissà sia diventato un gran figo proprio come Manfredi... cercando di ipotizzare quale attore potrebbe darne il volto in una ipotetica serie TV.

Ma prima di pensare al piccolo schermo, abbiamo una voglia sfrenata di sapere cosa succederà dopo un certo giro in macchina, che merita di essere raccontato.

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